Relazioni a distanza

long-distance relationshipNel mio lavoro come psicologo per expats ad Amsterdam mi trovo spesso ad incontrare persone che portano in terapia problemi legati alla coppia: relazioni a distanza, coppie miste con difficolta’ di adattamento reciproco e coppie migranti che fanno fatica a reinventarsi nel nuovo paese.

L’ambiente terapeutico e’ un osservatorio privilegiato per capire cosa accade agli expats impegnati in questi tipi di relazioni e mi ha stimolato a scrivere questa serie di articoli, sperando di mettere la mia esperienza a servizio dei lettori.

 

Diventare un expat

Una buona opportunita’ lavorativa o di studio e’ di solito il motivo che induce uno dei due partner ad emigrare con l’intenzione di tornare dopo un periodo determinato di tempo (di solito uno o due anni) o di aprire la strada all’altro nel nuovo paese. La crisi economica spinge sempre piu’ persone ad emigrare, rischiando tutto nella speranza di un futuro migliore. Diventare un expat e salutare (temporaneamente) il proprio partner, porta con se’ inaspettate difficolta’ nelle nostre vite.

 

La distanza fisica

La distanza fisica tra noi e la nostra compagna/o cambia il modo con cui viviamo l’affettivita’. Molto spesso i problemi che nascono riguardano gelosia, stress emotivo (manca il contatto) e solitudine. Skype tampona ma non soddisfa piu’ di tanto, e la riduzione dell’attivita’ sessuale non gioca di certo a favore: insomma la coppia spesso si limita a “sopravvivere”. Se infatti chi rimane a casa considera una minaccia il nuovo ambiente del partner emigrato, quest’ultimo spesso va incontro a vissuti di profonda solitudine e di gelosie per intraprendenti ex pronti all’assalto! Si tratta di un meccanismo della nostra mente, sempre spaventata da cio’ che non conosce e dai cambiamenti che minano la sicurezza delle nostre abitudini e comodita’ cosi’ pazientemente costruite negli anni. Spesso queste paure diventano preponderanti e la coppia si rompe attribuendo la colpa alla fatidica distanza fisica: “Se non fosse partito/a!”, “Se fossi rimasto/a!”…

 

Qualcosa si era gia’ rotto?

Come fare a capire se e’ proprio la distanza fisica ad esserne la causa o se c’era gia’ qualcosa di rotto tra i due? La terapia sicuramente aiuta, perche’ e’ solo andando in profondita’ che si puo’ veramente comprendere se la distanza e’ solo fisica o e’ anche emotiva e psicologica. Vedete, secondo me, e’ proprio questo il punto: se c’e’ amore reciproco e un intento comune nel costruire una vita insieme, non ci sara’ distanza fisica che tenga o tentatori/tentatrici che facciano del vostro lei o lui una preda.

Un vero e proprio test per la coppia

La distanza fisica e’ una prova per la coppia, uno stimolo a provarne la forza e a cementificarne il legame. Essa ci da’ la possibilita’ di guardare a noi stessi e alla coppia da un punto di vista nuovo, che puo’ far crescere ed unire in un modo addirittura piu’ profondo. Spesso ci diamo per scontati e dimentichiamo la preziosita’ del nostro partner, mentre la distanza ci puo’ far riapprezzare la nostra amata/o.

 

Opportunita’ o ostacolo?

Consiglio di usare questa esperienza come una opportunita’ e non come un ostacolo, spesso sta infatti a come decidiamo di viverla a determinarne l’esito. La distanza puo’ essere una buona occasione per molte ragioni: coltivare di piu’ le amicizie; pensare a noi stessi e a quello che vogliamo fare nella vita; riprendere vecchi interessi trascurati e svilupparne di nuovi; provare una fiducia piu’ forte verso il partner. Per quanto mi riguarda la distanza fisica non sara’ mai la vera causa di una separazione. Sicuramente puo’ accelerarne il processo, ma significa che comunque era gia’ in atto senza che ne fossimo consapevoli; oppure puo’ mettere in luce aspetti delle dinamiche di coppia che rimanevano nascosti e che ora risultano lampanti. Insomma, se la coppia scoppia e’ un evento dovuto ad una distanza emotiva e psicologica, coperta dalle abitudini e dalle comodita’ create dalla vicinanza fisica e dalla paura della solitudine e del reinventarsi una vita nuova da zero.

 

Inviti

Ecco alcuni “inviti” che vorrei condividere con voi, spero vi siano utili…

Se sentite gelosia, non reprimetela ne’ agitela sul partner, ma semplicemente condividete che la state sentendo con semplicita’ e innocenza

Usate la distanza come mezzo, paradossalmente, per avvicinarvi ancora di piu’ emotivamente, condividendo tutto quello che vi succede nella giornata e soprattutto quello che vi succede dentro, cosa sentite

Condividete le nuove consapevolezze che vengono a galla rispetto a voi stessi e rispetto alla coppia: cosa volete e di cosa avete bisogno veramente

Non ascoltate amici e parenti con le loro esperienze, ogni coppia e’ unica e voi siete unici, ma allo stesso tempo sentitevi liberi di sfogarvi con loro

Cercate di incontravi almeno una volta al mese alternandovi nel venirvi a trovare e partecipate della vita dell’altro seppur per breve tempo

E alla fine, piu’ di tutto, siate aperti nel creare un ponte di comunicazione sincero basato sul vostro sentire. Scoprirete che colmera’ non solo la distanza fisica, ma vi fara’ avvicinare enormemente l’uno all’altro, come mai vi era capitato prima…

 

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Autore: Somesh Valentino Curti

“Oltre al mio lavoro di psicologo, mi piace scrivere articoli per il mio sito web e altre riviste online come: Iamexpat.nl e Expatshaarlem.nl
In questo modo posso condividere la mia esperienza su argomenti preziosi che potrebbero esserti utili se sei in un processo di terapia o se stai semplicemente esplorando questi contenuti. Il mio desiderio è che questi articoli possano ispirarti e darti una comprensione più profonda della tua vita

Contatti: info@expat-therapist.com

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